5 Dicembre 2016

Obiettivi

Mind the Gap propone lo sviluppo di un software per la mappatura delle competenze tecnico-specialistiche interne all’ente attraverso un sistema di autovalutazione tarato sui cluster di processo e di competenza specifici del CNR. Il progetto è rivolto esclusivamente al personale gestionale dell’ente (amministrativi e tecnici/tecnologi che svolgono attività amministrativa).

Il suddetto obiettivo generale prevede l’attivazione di tre azioni congiunte:

  1. Microanalisi per la strutturazione dei cluster tipologici di competenza per individuare le unità di competenza raggruppate in cluster tipologici sulla base dei processi ed attività in cui è organizzata la funzione amministrativa
  2. Implementazione di un software per la gestione di un sistema Job Competency Oriented (JCO) con lo sviluppo di un Repertorio delle Competenze del personale gestionale del CNR e successiva sua importazione e customizzazione sul sistema informatico
  3. Rilevazione delle competenze autopercepite con l’autovalutazione del personale del gruppo pilota aderente al progetto, da cui trarre i gap formativi da colmare con interventi ad hoc

Si tratta in sintesi di uno strumento di mappatura a supporto delle politiche formative del CNR per garantire ai propri dipendenti un riconoscimento del vissuto lavorativo da cui partire per attivare azioni volte alla qualificazione e riqualificazione della forza lavoro. La struttura del Repertorio implementata sul software JCO è incentrata sulla strutturazione della funzione amministrativa organizzata in: MACRO-AREA -> PROCESSO -> ATTIVITA’ -> AMIBITO di COMPETENZA e le unità di competenza sono intese come l’insieme delle capacità e conoscenze necessarie a svolgere attività professionali che producono risultati osservabili.

Uno strumento, da solo, non crea innovazione. Per quanto possa essere evoluta, la sola tecnologia non è sufficiente a determinare un miglioramento significativo del processo a cui viene applicata. E’, quindi, necessario che a monte vi sia una strategia, un metodo di impiego dello strumento e dei risultati da esso ottenuti e operatori adeguatamente preparati per farne un uso consapevole. Allo stesso modo, un Repertorio di Competenze, per quanto definito e articolato, non assicura la presenza di competenze: è richiesto uno studio preliminare approfondito per analizzare la realtà organizzativa, individuarne i processi e le skills specialistiche ad essi associate, al fine di trovare il metodo più adeguato per poterle rilevare, elaborare e reinvestire in interventi successivi. Un’azione strutturata e ben progettata di mappatura delle competenze deve diventare occasione per il lavoratore di prendere coscienza della propria professionalità e delle proprie mansioni, esplicitare le proprie esperienze curricolari, così da far emergere gli ambiti di maggior competenza e quelli che, al contrario, richiedono interventi compensativi (training).

Quindi, si punta ad una maggiore consapevolezza di sé da parte del lavoratore che diventa una carta vincente per l’intera organizzazione che, potendo contare su una mappa completa delle competenze distribuite sul territorio, saprà meglio “orientarsi” tra i bisogni emergenti. Pertanto, in un’organizzazione così articolata come il CNR, non si può prescindere da momenti di autovalutazione, in cui il lavoratore sia responsabilizzato a “identificare, riconoscere, comunicare, apprezzare, costruire, mantenere un set di competenze personali e organizzative proprie delle risorse umane che fanno l’organizzazione nella sua specificità”.

Il modello che proponiamo in Mind the Gap non vuol essere in alcun modo uno strumento di valutazione della performance, ma un’opportunità per il personale CNR di far emergere il proprio bagaglio conoscitivo e metterlo a fattor comune del patrimonio dell’ente, per ricavarne una valorizzazione del vissuto personale e un incipit per future azioni migliorative volte a sanare i gap emergenti. Date queste premesse, di seguito gli obiettivi del progetto Mind the Gap per i dipendenti e per l’ente nel suo complesso:

  • stimolare il pensiero riflessivo, di analisi e di sintesi delle competenze acquisite durante la carriera lavorativa;
  • promuovere l’integrazione di saperi provenienti da esperienze diversificate;
  • favorire una conoscenza condivisa del patrimonio di competenze di cui può avvalersi l’ente;
  • promuovere il progressivo affermarsi di una formazione on demand, basata sui reali bisogni dei dipendenti;
  • incentivare un costante allineamento dei gap rilevati con i livelli di competenza ottimali per ruolo;
  • supportare l’impiego di esperti di contenuto provenienti dalle sedi decentrate dell’ente, nelle azioni formative programmate;
  • garantire un quadro sempre aggiornato del fabbisogno formativo in tempi più ridotti

Mind the Gap rappresenta, quindi, l’occasione per costruire e implementare un Repertorio delle Competenze del CNR: uno strumento flessibile e costantemente aggiornabile per raccogliere e definire le competenze associate alla rete di attività della funzione amministrativo-gestionale dell’ente.